Un pastore tradizionale olandese è costretto a innovarsi in un mondo neoliberista che è in conflitto con le sue visioni idealistiche.
Il documentario dal titolo originale “SHEEP HERO” diretto dall’olandese Ton van Zantvoort vince il premio come Miglior Documentario al Siff 2020
Un documentario con una fotografia strepitosa. Stijn guida il suo gregge di pecore da uomo libero con uno sguardo determinato dagli occhi azzurri e l’aspetto di un cowboy solitario, è uno degli ultimi pastori tradizionali nei Paesi Bassi. Quando perde il suo principale contratto di pascolo, la situazione diventa disperata. Ma l’eroico pastore non è il tipo da cedere.
In Sheep Hero, Stijn affronta innumerevoli sfide che non hanno nulla a che fare con la sua professione; è costretto a diventare un imprenditore, promuovendo il suo lavoro alle fiere.
Un bellissimo documentario che dimostra che nel nostro mondo moderno c’è sempre meno spazio per gli idealisti e la speranza di cambiare ogni giorno.
Il regista
Ton van Zantvoort si è laureato all’Accademia di arti visive di Breda. Nel 2006 il suo film d’esordio Grito de Piedra è stato presentato in anteprima all’IDFA ed è stato trasmesso da ARTE / ZDF e altre stazioni. Il suo secondo lungometraggio A Blooming Business, una co-produzione con il VPRO olandese, è stato proiettato nei principali festival cinematografici, trasmesso in tutto il mondo e ha vinto una dozzina di premi, come al DOK Leipzig.
Oltre a produrre i suoi film documentari, van Zantvoort ha anche prodotto documentari per altri registi: Day is Done dell’acclamato regista Guido Hendrikx (presentato in anteprima all’IDFA), Falling di Jef Monté e recentemente un lungometraggio sull’enigmatico artista Dick Verdult. Oltre ai lungometraggi, van Zantvoort ha realizzato dozzine di cortometraggi, tiene corsi di perfezionamento presso accademie artistiche in Europa e in Canada ed è stato membro della giuria di diversi festival cinematografici internazionali e di organizzazioni come Panasonic International.
Lista completa dei vincitori 2020
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