Repubblica Islamica dell’Iran

Regia di Mehrdad Hasani
2023, DCP, Colore, Lungometraggio, 125 min. | Anteprima Europea
Lingua: Persiano con sottotitoli  Italiano

Sceneggiatura: Siavash Asadi & Nima Naderi / Produttore: Siavash Asadi & Nima Tabari / Fotografia: Ali Ghazi /Montaggio: Mohammad-Reza Moueini  Musica Originale: Farzin Gharegozlou / Cast: Amin Hayai, Pantea Panahiha, Saina Rohani, Mahdiar Shahmohammadi, Jaleh Sameti, Pardiss Pourabedini

SINOSSI

Un rifugio sicuro che risveglia le passioni può avere conseguenze impreviste.

Sulla scia di un trauma inaspettato, Forough e sua figlia di 16 anni, Atieh, vanno a cercare rifugio con Rassoul, un vecchio amico del padre morto di Atieh. Nel pieno della pubertà adolescenziale e del desiderio d’amore, Kamran, il figlio quattordicenne di Rassoul, è istintivamente attratto da Atieh. Non sa che suo padre ha escogitato un piano che manderà in frantumi le loro vite.

Siavash Asadi è nato il 14 settembre 1978 a Teheran. Dopo essersi diplomato in Advanced Television Art, ha iniziato la sua carriera cinematografica dirigendo diversi cortometraggi. Nel 2011, il suo primo lungometraggio, “Around the Highway”, è stato molto acclamato dalla “Iranian Cinema Critics and Writers Association” e ha vinto il premio “Creativity and Young Talent”. In effetti, tutti e tre i suoi lungometraggi sono stati accolti molto bene, sia dal pubblico che dall’Associazione.

Filmografia: 2019: Darkhoongah | 2013: The South Street Pickpoket
2011: Around the Highway

Molti anni fa, quando avevo dieci anni, io e i miei amici scappavamo da scuola e andavamo al cinema. Un piccolo cinema locale nelle vicinanze della piazza, che proiettava grandi film. In quel cinema le mie orecchie risuonavano, i miei occhi piangevano e le mie labbra tremavano, ed è stato lì che il mio cuore è salito nel mio petto per essere amore infinito. Sono passati anni, non c’è più quel cinema, né quei film, e io non sono quel bambino di dieci anni… Tutto è cambiato, ma sono ancora come quel bambino di dieci anni che sogna la proiezione nel piccolo cinema locale tra fumo, luce e schermo bianco. Penso che “in the form of love” sia il sogno della stessa melodia.